Gli ausiliari

16,00 

“Lo vuole il potere: tutti insieme in un unico universo esistenziale, molto più semplice da gestire. Accentrato attorno al nucleo di una stella. E le stelle, le stelle poi collassano. Esplodono. E questo lo dite voi a me.”

ISBN 979-12-82061-03-2 | 272 pp.

Collana:

Descrizione

Betelgeuse è esplosa cinquecento anni fa. Oggi illumina le cene assistite, le palestre private, le file davanti a Louis Vuitton.

Gonzalo riceve il sussidio. Paco gioca. Gloria ride. In un universo iper-burocratizzato, ogni gesto è regolato da procedure: l’affetto una voce di spesa, il desiderio un algoritmo, il desiderio una menzogna, il corpo uno strumento del potere. Parallelamente, in capitoli che rielaborano la congiura di Catilina, un politico in prima persona si rivolge a un “voi” indistinto: oratoria antica e accorata, un appello insanguinato contro istituzioni incapaci di dire il vero e di fare il bene.

Con lo stile sperimentale dei pattern ispirati a Steve Reich e un vigore in cui riecheggia il latino delle orationesGli ausiliari intreccia la lente ipnotica della routine quotidiana con i ritocchi di un passato che torna a interrogare il presente. Un romanzo distopico che mostra cosa rimane quando lo Stato controlla ogni sussulto dell’anima, e l’unica rivoluzione possibile nasce nel linguaggio stesso.

La collana di cui questo libro fa parte, la prima della nostra casa editrice, si chiama Atrio. C’è tanto del mondo che rimane chiuso fuori di casa senza chiavi, come è capitato a noi il giorno in cui è nata la redazione. C’è tanto del mondo, soprattutto di quello editoriale, che è sempre in, sempre alla moda, sulla bocca di tutte e tutti, che spinge vendite e numeri e classifiche, salvo essere dimenticato il mattino dopo, quando il party è finito e non rimane che da svuotare nel lavandino le birre avanzate. Ma c’è qualcosa, nel mondo, che resta fuori da schemi e algoritmi, ci sono dei libri indecisi, si vede, se restare a casa o venire e mettersi così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce, e voi ci fate: «Ma venite di là con noi, dai», e noi: «Andate, andate, vi raggiungiamo dopo». E restiamo qui, nell’atrio, sulla porta.

Gabriele Esposito (Venezia, 1983) è dottore di ricerca in Economia. Ha studiato e lavorato in cinque paesi europei e, dopo studi postdottorali in scienze comportamentali, si è stabilito a Bruxelles, dove vive tuttora. Ha pubblicato il romanzo d’esordio Tutto finisce con me (Wojtek, 2022) e suoi racconti sono apparsi su antologie e oltre venti riviste letterarie, tra cui Nazione Indiana, Micorrize, In Allarmata Radura, Galápagos, Turchese, Verde e Fuoripunto. Scrive di solitudine, tecnologia e capitalismo, ovvero le tre cose che riempiono le nostre giornate, nel bene e nel male.

 

Poiché questo romanzo esplora il ruolo delle intelligenze artificiali e le loro possibili derive in una società del futuro, ci è sembrato naturale coinvolgere proprio l’IA anche nella creazione della sua immagine. Per questo abbiamo chiesto a due artiste che lavorano con l’intelligenza artificiale (Chiara Moresco e Nicole Ronconi, con la collaborazione di Francesco D’Isa) di realizzare, appositamente per noi, due copertine diverse, due varianti dello stesso libro. Come nel testo de Gli ausiliari convivono due trame, anche la sua immagine si sdoppia: due visioni, due estetiche, due sguardi sullo stesso mondo. Perché in un universo dove ogni gesto è sorvegliato e ogni parola è regolata, la vera rivoluzione passa ancora per la forma che scegliamo di dare al nostro racconto.

Informazioni aggiuntive

Copertina

Viola, Catilina

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